Entrelazos

Pieghe Della Memoria, Molteplicità e Frammenti Dell' "Essere"

proposta

Il progetto "Entrelazos" esplora l'intersezione tra memoria, giovinezza e corpo cercando di approfondire l'autoconoscenza e la comprensione dell'ambiente circostante.

Il prodotto finale sarà un video-arte l montaggio delle immagini e delle referenze considerate. Questo progetto è rilevante perché mostra in modo personale e intimo
le percezioni dell'Essere condivise dai giovani, fondendo memoria e corpo attraverso un approccio audiovisivo sperimentale. Inoltre, affronta temi che forse molti hanno pensato ma mai espresso, risultando particolarmente potente nell'esporre queste conversazioni al pubblico
in un'esperienza immersiva ed arricchente.

obiettivi

personae

Una dualità tra l'identità vera e la maschera che viene mostrata al mondo, così come le ragioni psicologiche
ed emotive che possono portare un individuo ad adottare questa maschera come mezzo di protezione
o sopravvivenza psicologica.

Diverse modalità con cui una persona sceglie di rappresentare sé stessa, navigando tra la verità interiore e l'immagine esteriore.

Non è un "è", ma un "sono": così misterioso da
aver assunto la maschera neutra dell’"è" per rendersi percepibile o pronunciabile. Forse per non essere annientato dalla disperazione.

Lacan, J. (1953)
Gli scritti tecnici di Freud. Siglo XXI Editore.

Dietro una maschera, c’è molto di più.

Il corpo esprime mappe del mondo attraverso gli strati della sua memoria.

Cartografie emotive in costante cambiamento,
che esistono solo nella contemporaneità di ogni individuo, nelle esperienze personali.

"Gli specchi che ci circondano ci mostrano la nostra realtà, ma è attraverso gli occhi degli altri che veramente vediamo noi stessi."

L’esistenza si dispiega come una collezione
di frammenti strani.

capitolo 01

Riferimenti bibliografici / Stato dell'arte

Rappresentazione e memoria

Progetti che esplorano la memoria e la cultura attraverso installazioni visive e sonore, evitando rappresentazioni statiche e promuovendo interpretazioni multiple. Utilizzano montaggi di immagini per creare connessioni simboliche. L'installazione
di Didi-Huberman e Gisinger, così come "Correspondences" di Patti Smith e Soundwalk Collective, invita alla riflessione e all’esplorazione attraverso ambienti immersivi che sfidano le categorie artistiche tradizionali. Come Atlas Mnemosyne
di Aby Warburg, entrambi i progetti cercano
di riconfigurare la memoria senza fissarla, creando nuove associazioni e suggestioni attraverso
la combinazione di immagini e suoni.

Installazione, Montaggio,
Atlas Mnemosyne di Aby Warburg.

Esposizione
di Georges Didi-Huberman
e Arno Gisinger
"Nuove Storie di Fantasmi", Palais de Tokyo, Parigi, 2014. © André Morin.

Natura e autocoscienza

Ever Gaia 213 (2023) di P. Okoyomon e D. Hildyard
e "Il Barone Rampante" (1957) di Italo Calvino esplorano la ricerca di un'esistenza autentica in armonia
con la natura, promuovendo la libertà individuale attraverso una visione genuina del mondo. Allo stesso modo, "Verso una Nuova Estetica" (2023) di Duyi Han cerca un nuovo modo di comprendere la relazione
tra gli esseri umani e il loro ambiente visivo, invitando
gli spettatori a sentire una connessione più profonda
con il tempo, lo spazio e l’esistenza.

Installazione di Duyi Han

Gestualità e sensibilità

Il saggio "Il Corpo Ancora" (1980) di Roland Barthes
e "Ai Confini del Corpo" (1992) di Franco Rella esplorano rispettivamente il significato del corpo nella società contemporanea e i limiti dell’esperienza corporea. Allo stesso modo, "Haptopie" (2018) di Ricardo Sarmiento analizza l’interazione tra i sensi e il corpo, evidenziando l’importanza del concetto aptico.
Queste opere arricchiscono l'autoconsapevolezza approfondendo le nostre preferenze tattili ed emotive. Inoltre, concetti come "YUTORI" offrono prospettive complementari sulla percezione del presente, arricchendo la comprensione dell’esperienza umana
e della sua relazione con l’ambiente.

Cinema d'avanguardia

La tecnica del “Cine-Occhio” di Dziga Vertov,
come presentata in "Io, l'Occhio" (anni '20), è preziosa per la creazione di video arte grazie al suo focus sull’osservazione oggettiva e sulla cattura spontanea della realtà quotidiana. Eliminando sceneggiature
e interpretazioni predefinite, questa tecnica permette una rappresentazione più autentica dell’esperienza umana. In un video arte, il Cine-Occhio può catturare momenti effimeri e dettagli quotidiani, affrontando anche tematiche sociali e politiche in modo diretto e senza filtri, sfidando le convenzioni narrative tradizionali
e portando lo spettatore a riflessioni più profonde
e personali.

D’altra parte, le teorie del montaggio cinematografici
di Sergei Eisenstein, come descritto in "Diverse Lingue all’Interno del Cinema" (anni '20), offrono strumenti
per creare significato ed emozione attraverso
la giustapposizione di immagini, la manipolazione del ritmo e la creazione di un tono emotivo. Questi principi, insieme alla sperimentazione con la persistenza retinica
e la percezione visiva dello zootropio (1860), gettano
le basi per la comprensione del cinema e di altre forme
di media visivi in movimento, evidenziando l'importanza dell'illusione del movimento e della narrazione visiva nell'arte cinematografica e nell'intrattenimento visivo.

capitolo 02

La rappresentazione della rappresentazione

Ispirata dall’idea che il personaggio che mostriamo
al mondo rifletta le nostre percezioni, esperienze
e aspirazioni, ho esplorato le ragioni psicologiche
ed emotive dietro questa costruzione dinamica, mettendo in discussione l'esistenza di una "Verità Assoluta" all'interno del corpo che chiamiamo Essere.

Così, inizio con ciò che conosco: la parte materiale
che è radicata nella mia coscienza — il mio corpo.
Il corpo, come strumento, è soggettivo ma anche
un esempio della condizione umana collettiva.

Mi interessa l'Essere, non il Fare. Quindi mi chiedo cosa
e chi sono. In quel momento mi trovavo a Venezia, Italia.

Se non posso rispondere a questa domanda da sola,
la pongo a qualcun altro. (Penso all’idea di Lacan.)

Ho condotto 8 interviste durante il mio scambio
a Venezia. Interviste con giovani, persone in una fase della vita simile alla mia.

Queste interviste mi hanno permesso di immergermi
in un dialogo profondo sull'autenticità e sulla complessità delle nostre interazioni sociali ed emotive nella società contemporanea.

Parlo di Frammenti perché siamo esseri in costante stato di disintegrazione e reintegrazione,
e questa ricerca dà forma a ciò che siamo ogni giorno.

Tutto questo diventa più chiaro man mano
che ci immergiamo nelle interviste, che agiscono
come specchi unici del Personae.

Gli specchi ci offrono una visione unica della realtà,
una prospettiva distorta che rivela l’irrealtà implicita nella nostra percezione.

Brianna, Sebastián, Emily, Otto, Charlotte, Aliki, Lodovico e María, giovani che agiscono come riflessi del
Personae Veneziano di Carmen.

Specchi che faranno sempre parte della sua vita.

Intervistati

Aliki Neda

Ca d`oro Cannaregio, 10 dic 2023

María Malcica

Campo Santa Margherita, 10 set 2023

Charlotte Labeur

Sulla Luna Caffè, 14 gen 2024

Brianna Matthews

Osteria cannaregio, 29 ott 2023

Lodovico Cavalli

San Polo, 2O gen 2024

Sebastián Fernández

Caffè rosso, 24 nov 2023

Otto

Combo hotel, 14 nov 2023

Emily Roughton

Giardini, 28 set 2023

Dopo più di 40 domande

Chi sei oggi e dove stai andando?

Qual è stata la prima ingiustizia che hai notato
da bambino e come ti ha influenzato?

Cosa rivelano le tue parole su di te e come ti rapporti
con il silenzio?

C’è qualcosa a cui credi di essere immune?

Se il tuo mondo potesse essere rappresentato
da una piscina, come la descriveresti?

Ti senti più come una persona o come un personaggio?

Quali sono i mezzi con cui dimostri a te stesso
di essere esistito?

Preferisci amare o essere amato?

Qual è il tuo posto preferito in questo momento e perché?

Quale libro hai letto o quale film hai visto più di una volta?

Hai mai pensato di avere conversazioni con i materiali?

Ti piacerebbe mangiare un paesaggio?

L'energia di un oggetto è ciò che gli dà importanza.
Cosa ne pensi?

Insights

La experiencia de ser otro.

Comportamiento:
Jean Luc Nancy enfatiza que «no tenemos un cuerpo; somos un cuerpo».

Significado:
Nuestra esencia no es separable de nuestro cuerpo físico.

Conexión emocional.

Comportamiento:
Las personas buscan conexiones emocionales genuinas.

Significado:
La profundidad emocional enriquece las relaciones humanas.

El cuerpo es nuestro mapa.

Somos nuestro cuerpo.

Cuerpo = Cartografía

Buscamos conectarnos

Buscamos conexiones emocionales genuninas.

No nos presentamos como realmente somos.

Narrativas personales.

Comportamiento:
«Creamos historias sobre nosotros mismos, pero esas historias no son nosotros.»

Significado:
Existe una diferencia entre la narrativa construida y la identidad esencial.

Intimidad digital.

Comportamiento:
Las personas comparten aspectos íntimos de sus vidas en + plataformas.

Significado:
La tecnología ha transformado la intimidad, redefiniendo la autenticidad y privacidad.

Hay una gran diferencia entre las historias que contamos y lo que somos.

Nosotros y nuestro arte.

Hasta que punto se pierde la intimidad dentro del mundo digital.

No somos pantallas.

Empatía interpersonal.

Comportamiento:
«Ser el otro de los otros» Juan Francisco Casas.

Significado:
La autocomprensión se enriquece al identificarse con la experiencia de los demás.

Comunicación vital.

Comportamiento:
Urgencia de comunicación durante los viajes

Significado:
La comunicación conecta emocional y culturalmente, fortaleciendo los vínculos humanos.

Entendiendo al otro nos entendemos (espejos)

Somos seres empáticos.

Llevamos diferentes territorios con nosotros, en nuestro cuerpo.

Hay una urgencia por querer compartir la existencia. Los lugares que hemos visitado.

Cuerpo = Lugares que hemos habitado

El cuerpo es nuestro mapa.

Somos nuestro cuerpo.

Cuerpo = Cartografía

ser

mapa

cuerpo

conectar

Buscamos conectarnos

Buscamos conexiones emocionales genuninas.

No nos presentamos como realmente somos.

Geocuerpos

Hay una gran diferencia entre las historias que contamos y lo que somos.

Nosotros y nuestro arte.

cueva

oscuridad

luz

palabra

Hasta que punto se pierde la intimidad dentro del mundo digital.

No somos pantallas.

Cuerpo Cavernoso

Hasta que punto se pierde la intimidad dentro del mundo digital.

No somos pantallas.

seres

el otro

intimidad

realidad

Entendiendo al otro nos entendemos (espejos)

Somos seres empáticos.

Anamnesis Carnal

El cuerpo es nuestro mapa.

Somos nuestro cuerpo.

Cuerpo = Cartografía

cuerpo

piel

lugar

existir

Llevamos diferentes territorios con nosotros, en nuestro cuerpo.

Hay una urgencia por querer compartir la existencia. Los lugares que hemos visitado.

Cuerpo = Lugares que hemos habitado

Espejos vitales y acuosos

Color Sensación Textura Adjetivo Verbo Perspectiva
Geocuerpos Verdes, azules hielo tierra movido adaptar inmersiva
Cuerpo Cavernoso piel dulce desierto profundo observar zoom
Umbral Resonante verdes agrio pluma palpitante tejer aerea
Anamnesis Carnal magenta caliente rocosa serena encarnar frontal
Espejos vitales y acuosos azules frio hojas verdoso narrar superior

Umbral resonante

Entre sueños y realidades, el umbral se abre, un portal de emociones que el alma nos lleva. En la danza de los sueños, el corazón palpita, un eco en el vacío, una melodía infinita. En la frontera de lo conocido y lo imaginado, la empatía florece, las almas se encuentran, un vínculo etéreo en el que todo es compartido, en el umbral resonante donde los sueños se entrelazan.

Comportamiento:
Conexión entre realidad y sueños.

Significado:
Empatía a través de sueños e imaginación, creando puentes entre realidades.

geocuerpos

En la danza de los opuestos, en la fluidez del movimiento, el cuerpo se adapta, se transforma en cada pausa. En cada paisaje, en cada viaje y encuentro, el cuerpo se fusiona con la tierra, con el viento. En la conexión con la naturaleza y sus misterios, el cuerpo se convierte en un mapa, en una idea, en un geocuerpo que transita entre sueños y destinos.

Comportamiento:
Adaptación a cambios y movimientos.

Significado:
Relación entre cuerpos y paisajes.

Espejos vitales y acuosos

En el reflejo de las aguas profundas, se revelan las historias que nos contamos, una imagen distorsionada, una verdad oculta, en el espejo vital donde nos encontramos. Cada palabra, cada gesto, es un fragmento de la narrativa que tejemos, en el espejo acuoso donde el tiempo es lento, reflejamos nuestra esencia en el universo.

Comportamiento:
Narrativas que reflejan fragmentos de nuestra esencia.

Significado:
Intersección entre experiencias vitales y nuestra identidad.

Cuerpo cavernoso

En las sombras ocultas de la mente, residen los misterios más profundos, memorias que laten en cada latente rincón de la caverna, en cada segundo. El cuerpo es el templo donde se guardan las historias del pasado, las cicatrices del alma, un laberinto de caminos que se desandan, un universo de secretos que el tiempo no reclama.

Comportamiento:
Exploración de partes ocultas y oscuras del ser.

Significado:
Simboliza la exploración de capas internas del ser.

Anamnesis carnal

En lo hondo del ser, en el mutismo de la carne, yace la memoria ancestral, la esencia que nos guía. Viaje temporal, recuerdo encarnado, en cada latido, en cada célula, está sellado. La carne, libro de nuestra historia, huellas del pasado, sombras en la memoria. Anamnesis carnal, vida resonante, secretos desvelados, verdades penetrantes. Templo del cuerpo, caverna interior, conocimiento guardado, sabiduría mayor. Anamnesis carnal, memoria ancestral, en cada susurro, en cada latido visceral. Explorando lo oculto, en lo etéreo conectados, descubrimos la esencia, lo incierto revelado. Nos definimos, nos convertimos, seres de luz y sombra, de anamnesis, serenos.

Comportamiento:
Relación profunda entre la memoria y el cuerpo.

Significado:
El cuerpo como enciclopedia viva de nuestra historia personal y colectiva.

capítulo 03

Propuesta audiovisual / Video arte

La propuesta inicial consistía en una instalación activa que se enfocaba en crear una experiencia inmersiva que representara la transición entre diferentes estados del ser, incluyendo la desintegración y reintegración de la identidad.

Se utilizaba el espacio como una especie de mapa y la sombra como un elemento que vestía al espectador a medida que se presentaban los distintos arquetipos. Un guion dentro de un video introduciría cada arquetipo junto con su correspondiente panel de símbolos e imágenes obtenidos de moodboards. El performance buscaba sumergir al espectador en la experiencia de explorar estos diferentes estados del ser.

Lucía Eames. Pantalla de acero basada, patrón de explosión solar para la Peerless Electric Company en 1982.

Maqueta en papel, primer prototipo idea del performance

El video arte “Entrelazos” representa una exploración dinámica de la multiplicidad y fragmentación del ser humano, utilizando técnicas de edición, efectos visuales y narrativa audiovisual para transmitir la complejidad de la identidad y la experiencia humana. Este proyecto ofrece una experiencia inmersiva e íntima. Desde la elección de animaciones hasta la planificación de la composición visual, cada aspecto del proceso de producción se diseñó para crear una narrativa visual cohesiva y dinámica que resuena en el espectador, conectándolo con la esencia misma de la condición humana.

Dirigido, escrito y montado por Carmen Esguerra Uribe como parte de su trayectoria hacia el grado de diseñadora en 2024, este proyecto promete inspirar y desafiar a quienes lo experimenten, abriendo puertas hacia nuevos horizontes de creatividad y autoconocimiento.

Bitácoras proceso

Las bitácoras de proceso documentan críticamente el desarrollo artístico, contribuyendo al discurso contemporáneo en diseño y arte multimedia.

Guion

edición

Para la creación de mi video arte, utilicé Final Cut Pro para la edición inicial y Premiere Pro para ajustes y efectos especiales después. El audio incluye entrevistas que realicé, con mi voz en algunos momentos, y clips de bancos de sonido royalty-free. Los subtítulos los hice en CapCut, ya que ofrecía la tipografía que quería. Estas herramientas me permitieron lograr un resultado profesional y cohesivo.

En los primeros minutos de mi video se establece la estética que predominará en toda la obra. Busco capturar una atmósfera de inspiración europea que me transporta al momento Veneciano de mis entrevistas, manteniendo a la vez el vibrante color latino. Esta sección inicial narra el comienzo de una exploración, presentando un nuevo mundo: el universo de este personae. Las demás partes del video se dejan intencionalmente abiertas a la interpretación del espectador, invitando a una experiencia personal y única.

animaciones

El montaje de mi video es una fusión cuidadosamente orquestada de imágenes y animaciones que he creado a partir de mi propio material visual. Cada secuencia ha sido diseñada para llevar al espectador a través de una narrativa visual rica y envolvente.

Las animaciones, hechas con mis imágenes, agregan una capa de dinamismo y profundidad, permitiendo que los elementos estáticos cobren vida y cuenten su propia historia. Este proceso no solo realza la estética del video, sino que también enfatiza los temas y emociones que deseo transmitir, creando una experiencia audiovisual única y profundamente personal.

resolución

Jacques Lacan nos guía en esta reflexión, recordándonos que no se trata simplemente de un «es», sino de un complejo «Soy», un ser en continua construcción y adaptación. La búsqueda persiste por esa verdad absoluta, por encontrar lo más puro del ser, si tal existencia es real.

No obstante, aún hay ciertos obstáculos por superar. La ambición de crear un montaje completo con todo el material disponible y la idea de manipular paneles para brindar una experiencia aún más inmersiva se ven truncadas por limitaciones de tiempo.

Como exponente del cine experimental, «Entrelazos» ofrece una visión única del lenguaje corporal y simbólico, desafiando convenciones y abriendo nuevas vías de expresión.

Esta pieza audiovisual, dirigida, escrita y montada por Carmen Esguerra, representa un hito en mi trayectoria hacia el grado de diseñadora en este año 2024.

Quisiera concursar en becas y convocatorias cuyo enfoque sea la creación audiovisual para jóvenes realizadores. Además de socializarlo en Volarán.

agradecimientos

Quisiera expresar mi más sincero agradecimiento a todas las personas que contribuyeron de alguna manera al desarrollo y culminación de esta tesis de grado.

En primer lugar, agradezco a mi asesora de tesis, Bárbara Virginia Muñoz, por su orientación experta, su apoyo incondicional y sus valiosas sugerencias que fueron fundamentales para dar forma a este trabajo.

También quiero reconocer a todos los profesores que me acompañaron a lo largo de este proceso académico, por su dedicación, conocimientos compartidos y por inspirarme constantemente a alcanzar mis objetivos con el proyecto.

mis amigos y mentores fuera de la universidad, les agradezco por su paciencia y sabiduría, que fue de gran importancia en los momentos más retadores.

También quiero expresar mi profunda gratitud a todos los entrevistados en Venecia, cuyas experiencias y perspectivas enriquecieron significativamente mi investigación. Sin su ayuda y colaboración, este trabajo no habría sido posible.

Finalmente, dedico este proyecto a la Carmen del futuro y a todas las Carmenes que vendrán después. Nuevamente, gracias a todos por ser parte de este importante capítulo que va mucho más allá de mi vida académica.